Orizzonte Natura ha allestito i laboratori per la lavorazione delle conserve in sale adiacienti ad un antico opificio. L’attenta opera di recupero della vecchia struttura produttiva ha fatto sì che essa mantenesse intatto tutto il suo fascino originale. Attualmente l’opificio chiamato M.A.T.E.S. è un museo dedicato alle antiche tradizioni enogastronomiche siciliane ed è organizzato per ospitare comitive e singoli cultori della gastronomia siciliana. Così oltre al fascino dell’intera struttura, si prova la sapiente e professionale preparazione di deliziose cibarie, fedelmente legate alle antiche ricette che hanno portato sempre più in alto la gastronomia siciliana. All’interno del locale sono evidenti le macchine di una volta: “lu torchiu”, “la pressa”, “la macina”, etc…; gli utensili: “lu lemmu”, “lu quadaru”, “la quartara”, “lu bummulu”, “l’utri”, etc…; gli arnesi; gli indumenti, i libri delle preghiere e quanto necessitava al lavoratore nel corso delle giornate lavorative, con ampie descrizioni sulla metodologia e sull’uso di ogni singolo strumento. Durante il soggiorno, il visitatore è catturato dall’antica atmosfera così ricreata e la sua visita si fa’ più piacevole ed affascinante.
La struttura museale ha sede a Caltabellotta, l'antica Triocala, ridente cittadina costruita su un crinale roccioso a 900 metri s.l.m., che salta agli onori della storia per la "Pace di Caltabellotta" con la quale, proprio settecento anno fa, si concluse la "Guerra del Vespro". Gli arabi e poi i normanni sfruttarono la particolare orografia del sito urbanistico ed edificarono lì le loro roccaforti.
L'intero abitato ancora conserva il tracciato medioevale caratterizzato dall'intersecarsi di vicoli, meandri e cortili e proprio tra questi nel quartiere ebraico della Giudecca, centro vitale del commercio e delle maestranze, in un antico opificio, con lo scopo di valorizzare il patrimonio socio-culturale, nasce il progetto di realizzazione di un museo dedicato alle tradizioni della civiltà contadina dell'Isola.
Il termine museo è usato in maniera impropria perché il visitatore interagisce in maniera attiva con i vari stadi dell'intero progetto: la riscoperta e la riproposizione delle antiche ricette della gastronomia siciliana. Un progetto globale che vede lo studio, la ricerca delle materie prime, la preparazione e il consumo delle pietanze; un ventaglio di odori, colori e sapori che da sempre caratterizzano la gastronomia siciliana: dal povero "pani e passulunu", alla ricca ed opuscolenta "cassata siciliana", passando per "la pasta di casa", "lu pani e tumazzu" e "li sardi a beccaficu".
Il centro è organizzato per ospitare comitive e singoli cultori della gastronomia siciliana, mettendo a disposizione, oltre al fascino dell'intera struttura, la sapiente e professionale preparazione di deliziose cibarie, fedelmente legate alle antiche ricette che hanno portato sempre più in alto la gastronomia siciliana.
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